Tenuta San Marcello, vignaioli naturali ma per caso!

Sulle splendide colline Marchigiane a circa 220mt sul mare, nell’entroterra di Senigallia, si trova la Tenuta San Marcello.  Una terra argillosa calcarea che, combinata all’aria salina portata dal vicino mare, accoglie due vitigni autoctoni dai quali nascono due vini eccezionali: Il Lacrima di Morro d’Alba DOC e il Verdicchio del Castelli di Jesi DOC.

In vigna è bandito l’utilizzo di qualsiasi prodotto chimico, compresi rame e zolfo. Per preservare la vitalità del territorio, si impiegano soltanto i microorganismi presenti naturalmente sul suolo o preparati a base di piante e alghe.
La vendemmia avviene manualmente e la pigiatura si realizza in pochi minuti al fine di ridurre al massimo l’utilizzo dei solfiti rispetto ai metodi tradizionali. Anche in cantina si prosegue con un approccio attento e naturale, lasciando che il mosto si trasformi in vino conservando tutti i profumi primari. L’attenzione della Tenuta San Marcello è rivolta anche alla limitazione dell’energia e al riciclo, persino l’anidride carbonica sprigionata dalla fermentazione viene riutilizzata. Una cantina ecosostenibile nei fatti.

In parallelo, da circa tre anni affiancano alla vinificazione tradizionale anche quella del Verdicchio di Jesi in qvevri (anfore interrate) georgiane, che rappresenta per l’azienda la massima espressione della loro filosofia, dove il vino è sintesi del territorio, della stagionalità, della tipicità del vitigno e dell’umore del vignaiolo. 8 mesi sulle bucce, affinamento in anfora, non filtrato.

Una piccola produzione nei 4 ettari di vigneto della Tenuta San Marcello, che non supera le 20.000 bottiglie, e che nonostante la giovinezza incarna perfettamente i valori alla base di un’agricoltura sostenibile e di qualità per esaltare i vitigni cardine della viticoltura marchigiana.

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