Standig ovation per la prima edizione dell’evento bolognese di “Sana Slow Wine Fair”

542 cantine espositrici provenienti dall’Italia e da 18 Paesi del mondo per un totale di 6000 partecipanti tra winelovers, buyers ed esperti: questi i numeri del successo della prima edizione di Sana Slow Wine Fair, “la fiera del vino buono, pulito e giusto”. Già annunciata la prossima edizione sempre a Bologna dal 26 al 28 febbraio 2023.

Un cocktail di organizzatori ha reso l’evento unico e ricco. Gli ingredienti: la grande esperienza di BolognaFiere nel settore biologico, il Salone Internazionale SANA e Slow Food come difensore dei temi della biodiversità e della sostenibilità ambientale. A questi si aggiunge la partecipazione di FederBio, Confcommercio Ascom Bologna, l’ICE  il Ministero degli Affari Esteri. «Ora che i protagonisti della Slow Wine Coalition si sono finalmente incontrati e confrontati, abbiamo più strumenti e maggiore consapevolezza per affrontare le sfide del futuro del mondo del vino». Queste le parole di Giancarlo Gariglio, coordinatore della Slow Wine Coalition, a conclusione di questa prima edizione di Sana Slow Wine Fair.

Conferenze, masterclass, dibattiti e dialoghi sui temi centrali del Manifesto Slow Food per il vino buono, pulito e giusto hanno animato l’evento che ha proposto nuovi strumenti utili ad affrontare le sfide del futuro del mondo del vino. “Solo insieme possiamo affrontare al meglio la transizione ecologica e far sì che la viticoltura guidi progetti che uniscono elementi di sostenibilità ambientale, difesa del paesaggio e crescita sociale e culturale. D’altronde la viticoltura è sempre stato un settore all’avanguardia nel campo agricolo e lo deve essere oggi a maggior ragione”, ha affermato Gariglio.

Un parterre internazionale di buyers, tra cui spicca il Nord Europa e in particolare la presenza di Germania e Danimarca, accanto a quella degli Stati Uniti. Un’accurata selezione delle cantine, con uno sguardo rivolto alle aziende produttrici di vini biologici, biodinamici e naturali e un’attenzione al consumo consapevole. Questo il marchio dell’evento che promuove i valori di Slow Food, primo fra tutti la sostenibilità ambientale.

Tema centrale dei dibattiti avvenuti nel corso della manifestazione l’attuale crisi climatica e i suoi effetti nefasti sulla viticoltura. Da tali dibattiti sono emerse, tra le altre, le necessità di abbassare l’impronta idrica nella produzione di vino, tutelare i terreni con pratiche quali l’agroecologia e la multifunzionalità. Di grande importanza anche il ruolo sociale che svolgono le cantine, con i riflettori puntati sulla crescita culturale dei territori di produzione vinicola grazie al coinvolgimento delle popolazioni locali.

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