Piglio, “Arte da Bere – Le Dimore del Vino”

Una serata alla scoperta dei sapori del territorio laziale, con un protagonista assoluto: il Cesanese,  unica varietà autoctona a bacca rossa della regione Lazio, raccontato da Alessandro Brizi, direttore delle riviste “Facile con Gusto” e “Vino e Arte che passione Magazine”.

L’appuntamento è per sabato 26 marzo, con un nuovo appuntamento del progetto “Arte da bere – Le dimore del vino”.  Al centro della serata di degustazione i prodotti offerti dalle Cantine Massimi, che nascono dalla passione del suo fondatore Franco Massimi per il territorio del Piglio, in provincia di Frosinone.
Questo territorio si estende per circa 15.000 ettari sulle pendici dei Monti Ernici e rappresenta uno dei fiori all’occhiello del patrimonio ampelografico italiano, custodendo gelosamente un vitigno autoctono prezioso di antichissima tradizione che risale all’epoca degli Antichi Romani.

La famiglia Massimi con la sua società Agricola Le Botti F.M.P. ha iniziato un’attenta ricerca di vigneti e terreni in questo territorio per dedicarli alla viticultultura attualmente con oltre 30ettari. Una produzione importante, ma di qualità con oltre 800 quintali di uva Cesanese D.O.C.G. e più di 200 quintali di uva Passerina del Frusinate I.G.P. Attualmente è tra le maggiori aziende vitivinicole della zona di produzione del Cesanese del Piglio. Obiettivo della famiglia Massimi:  valorizzare la qualità del territorio del Piglio, dove storia e tradizione creano l’unica eccellenza vitivinicola della regione Lazio.

Proprio per questo i vini rendono omaggio agli Ernici, i primi veri custodi delle terre, a partire dalla “Passerina” fino ad arrivare al “Cispio”, l’etichetta più importante, sempre alla ricerca della massima espressione qualitativa.

Michela Nicolais

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