Montepulciano, Tenuta di Vallocaia: dalla Svizzera alla Toscana, l’amore per il vino e per l’arte.

Un’ampia vista sulle colline toscane decorate dai lunghi filari delle vigne apre il sipario sull’elegante e raffinata Tenuta di Vallocaia, nel cuore di Montepulciano, lì dove il suo Vino Nobile sprigiona tutti i suoi sapori.

Con lo sguardo sempre rivolto a valle, dove tutto ha origine, inizia la nostra visita guidata all’interno della tenuta che dà vita ad un’accurata selezione di vini, vin santo, grappa e olio.

Tenuta Vallocaia è il sogno divenuto realtà del suo fondatore Rudi Bindella, che negli anni ’80 dà il via al suo progetto toscano per onorare e seguire le orme di suo nonno, il quale agli inizi del ‘900 e in sella a due cavalli trasportava damigiane di vino toscano in Svizzera. Rudi continua poi a percorrere la strada tracciata dal nonno, esportando prodotti italiani di eccellenza e aprendo numerosi ristoranti italiani in Svizzera. Profondamente colpito dal fascino di Montepulciano, decide così di diventare viticoltore e di creare, nel 1983, l’attuale tenuta Vallocaia.

«Abbiamo immaginato un luogo che raccontasse una visione», la filosofia dell’azienda che spicca per la sua originalità e completezza. Ogni angolo della tenuta si colora infatti dei dipinti dell’artista berlinese Christopher Lehmpfuhl, la cui mano ha ricreato e raccontato i paesaggi e la storia di Vallocaia, e delle sculture di Flora Steiger-Crawford e Rolf Brem che dialogano con le colline e con i visitatori, in un continuum tra vino, natura ed arte. La comunione di questi tre elementi appare in perfetta armonia e ci ricorda il legame dell’arte con la terra, da cui nascono prodotti eccellenti se curati e accarezzati in tutte le loro fasi di produzione.

L’attenzione al dettaglio e la cura dei particolari è dunque ciò che caratterizza l’azienda che vanta oggi 177 ettari di terreni e una produzione variegata, da cui spicca indiscutibilmente il Vino Nobile di Montepulciano.  Durante la degustazione con vista nell’incantevole sala a vetrate con affaccio sulla Val di Chiana denominata “la Vinoteca”, abbiamo assaggiato alcuni prodotti di punta dell’azienda. Siamo partiti dal bianco, il Gemella, sauvignon blanc in purezza la cui grande espressività è da ricercare nei suoi sentori di agrumi, frutto della passione, ginestra che gli donano una buona struttura, freschezza e sapidità. Il percorso di degustazione è proseguito poi con i tre rossi che danno corpo e valore al Montepulciano docg: il “Fossolupaio”, 85% Sangiovese e 15% Syrah, mediamente strutturato e sapido, con note di frutti rossi e spezie; il vino nobile “Bindella”, 85% Sangiovese, 15% Colorino, Canaiolo e Mammolo, tannico al punto giusto e con note floreali e di frutti rossi; e “i Quadri”, il vino nobile in purezza, che con note di frutti rossi e neri, balsamiche e speziate presenta un’equilibrata sapidità e una densa tannicità.

Terra, vite e vita sono le tre parole chiave dell’azienda che segue, nel suo lavoro,

“un percorso che partendo dalle radici piantate profondamente nella Terra, attraverso una pianta forte e tenace come la Vite giunge a produrre Vita e la gioia che il suo nettare sa donare da millenni”,

con uno sguardo rivolto alla sostenibilità che si propone di restituire ai consumatori l’identità territoriale toscana grazie all’esperienza di chi, dall’uva alla bottiglia, si è meritevolmente affermato nel panorama enologico toscano.

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