I Barbaresco dell’Azienda agricola Renato Fenocchio

Durante l’evento “Nebbiolo nel cuore” edizione 2025, abbiamo partecipato ad un confronto fra diversi terroir che caratterizzano I Barbaresco prodotti dalla cantina Renato Fenocchio di Neive. La masterclass ci ha permesso di conoscere la qualità e la forza dell’intera famiglia Fenocchio che ci ha aperto le porte della loro bella cantina situata nelle affascinanti colline delle Langhe.

Milva Fenocchio, insieme a Marco Cum, organizzatore dell’evento “Nebbiolo nel Cuore”, ha presentato una grandiosa verticale dei loro cru di Barbaresco: Starderi, Rombone e Basarin.

Ad ogni cru corrispondono vigne, esposizioni, declinazioni territoriali e spesso idee di allevamento molto differenti tra loro ma che esprimono tutte la solennità e tenacia di questo vitigno.

Non vogliamo soddisfare proprio tutte le vostre curiosità, perché vi invitiamo ad andare a trovare in loco questa splendida piccola realtà familiare, ma lasciateci indugiare un attimo su qualche perla che non potremo dimenticare.

Iniziamo dal Rombone 2016 che il grand cru di Treiso dove la marna lascia spazio a venature sabbiose, ed il vino esprime al contempo complessità e sapidità. Si tratta di un’annata ancora ermetica che sarà in grado anche tra qualche anno di stupire con la sua schiettezza al palato.

Della degustazione della cru Starderi -una delle sottozone migliori della zona del Barbaresco DOCG, all’estremo nord-ovest del comune di Neive – abbiamo amato la sensazione di eleganza ed equilibrio al naso e al palato. Qui la collina è ripida, e l’esposizione a sud-ovest del vigneto permette alle uve una bellissima maturazione anche nelle annate più difficili, il frutto è ben marcato in primo piano e consente di risultare molto apprezzabile sin da giovane.

Molto diverso è invece il Barbaresco Basarin che è certamente la cru più adatta all’invecchiamento che consente a questo vino di mantenere caratteri austeri, eterei, dove trovano equilibrio sentori di vaniglia e menta senza mai intaccare la croccantezza del frutto.

Al termine di questo piccolo viaggio, abbiamo avuto il privilegio di farci incantare dal Vino Rosso “58 Sinquanteut ottenuto dalla vinificazione, solo in acciaio, delle uve provenienti dalla vigna Starderi.

Nasce in modo simpatico, dall’estro di Renato e Milva che, dopo aver raccolto le uve destinate al Barbaresco Starderi, decidono di non spostare la massa in legno e lasciarla in acciaio colpiti dalle complessità e dalla beva di questo vino. Il nome 58 deriva dall’anno di impianto del vigneto, e la caratteristica fondamentale è il clone, Nebbiolo Rosè del quale la vinificazione esclusivamente in acciaio tende ad esaltarne quei profumi così fruttati ed eleganti. La produzione totale è limitatissima, poco più di duemila bottiglie e pochissimi grandi formati.

Anche per questa piacevole scommessa ringraziamo Renato e Milva dei veri artigiani del vino, spinti da un’incredibile passione per la terra ed i suoi frutti.

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