Franciacorta in Villa: eleganza e talento con Alessandro Scorsone

Dell’eleganza e del talento. Si potrebbe intitolare così l’apertura di Franciacorta in Villa, che nella serata inaugurale ha ospitato una masterclass dal titolo “Franciacorta Nature e la territorialità gastronomica”, tenuta da Alessandro Scorsone, sommelier dal talento raro e dalla passione smisurata, maestro cerimoniere della Presidenza del Consiglio dei Ministri nonché responsabile dei ricevimenti a Palazzo Chigi, premiato nel 2008 come miglior sommelier d’Italia.

Romano di nascita, Scorsone si avvicina al mondo enoico grazia all’incontro con un giovane e promettente produttore di Franciacorta, Emanuele Rabotti, ora titolare della rinomata Cantina Monterossa e “patron” dell’evento promosso dall’Associazione Decant che si è svolto il 29 e 30 giugno a Villa Cantarano, sontuosamente rivestita di bianco e arricchita dai banchi di assaggio di rinomati produttori locali, a fare da adeguato contraltare alle 28 etichette del Consorzio Franciacorta accessibili al pubblico.

Un ritorno alle origini, dunque, quello di Scorsone, che in una caldissima sera d’estate ha tenuto a far assaggiare ai partecipanti alla Masterclass vini serviti rigorosamente freddi nonostante la temperatura esterna non remasse nella stessa direzione.

Non si bevono le etichette o le annate, si beve il vino”, ha precisato insistendo sull’importanza del fattore qualità, che unito al modo sapiente di “lavorare” il prodotto e alla sua capacità di persistenza nel tempo rende il contenuto del bicchiere una vera e propria esperienza sensoriale diversa e unica per ciascun palato.

Ed è proprio il caso dei Franciacorta degustati durante la Masterclass, tutti diversi e ognuno inconfondibile, ma accumulati dalla capacità di mantenere le proprie caratteristiche e i propri sentori inalterati, anche nelle annate più vecchie.

Il percorso enogastronomico è proseguito poi attraverso la degustazione di alcuni dei migliori Franciacorta, abbinati ad eccellenze del territorio.

La cantina Mirabella è stata tra le prime a far nascere una nuova espressione del territorio: prodotto fin dal 1982, il Franciacorta Rosè Brut DOCG è un blend di Pinot nero, Chardonnay e Pinot bianco di grande personalità che si affianca ai vini di Riserva tenuti da parte ogni anno e sapientemente uniti alle basi per assicurare complessità e definire lo stile.

Brut e Pas Dosé sono le varietà di Franciacorta offerte in assaggio a Fondi da Mosnel, che dal 2019 dedica un ettaro dei suoi 42 ettari vitivinicoli anche all’Erbamat, antica varietà tipica del territorio, ora valorizzata e inserita nel disciplinare per la sua spiccata acidità.

Sul Franciatorta Brut e Satén ha puntato Ronco Calino: le parole d’ordine della cantina ipogea sono precisione ed attesa. Le bottiglie, infatti, riposano sui lieviti almeno un anno in più di quanto imposto dal Disciplinare.
Il dosaggio zuccherino è moderato, quando non assente, perché sia la vera personalità del vino a emergere, conquistando anche i palati più esigenti.

Non fatevi dire da nessuno se un vino è buono o migliore di un altro: è il vostro palato l’unico giudice insindacabile”, il consiglio di Alessando Scorsone al pubblico che ha partecipato alla Masterclass e che poi ha provato a metterlo in pratica continuando la serata girovagando tra etichette e i produttori delle bottiglie con l’inconfondibile marchio della “Effe merlata”.

Michela Nicolais

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