Drink pink: a Palazzo Brancaccio un “tour” tra i rosati d’Italia

27 aziende, 2 milioni di bottiglie. Sono i numeri del consorzio Valténesi, incontrato tra i banchi di assaggio di “Drink pink”, la kermesse romana sui vini rosati allestita dal Gambero Rosso nei giardini di Palazzo Brancaccio e accompagnata da cibi gourmet espressi e gelati d’autore, di vari parti d’Italia, che si sono aggiudicate il prestigioso riconoscimento dei “tre coni”, massimo grado d’eccellenza per i maestri gelatai.

Da Valténesi il protagonista è il Groppello, vitigno locale in purezza che in dialetto significa “groppo” ed evoca qualcosa di gradevole al palato per la sua persistenza. In quello che si può definire un laboratorio sul Pinot nero si produce un vino rosé che nasce sulle dolci colline della riviera occidentale del Lago di Garda, accarezzate dalle dolci brezze e baciate dal sole.
La parola “laboratorio” non è usata a caso: tutto nasce da un senatore veneziano di nome Pompeo Molmenti, già sindaco di Moniga del Garda. Appassionato di viticoltura, un giorno, nel lontano 1896, ebbe l’idea di inventare le sue regole per un nuovo vino, mettendo a punto la tecnica di vinificazione in rosato del Groppello che da allora prende il nome di “metodo Molmenti”.
Nacque così il “vino di una notte”, il Valtènesi, dedicato alla moglie Amalia Brunati. Oggi il metodo è ancora lo stesso, cambiano solo gli strumenti e l’esperienza acquisita nel tempo: il fiore all’occhiello è il Riviera del Garda Classico, un blend di Barbera, Marzemino e Sangiovese.

Dalla Basilicata viene invece Angelica, un rosato ancestrale che viene sboccato e lasciato per un anno sui lieviti. Un vino di nicchia, dal colore intenso e dalla straordinaria persistenza, che la tenuta Lagala – all’interno della sua gamma dei suoi Aglianico del Vulture – mette a disposizione in sole 1.700 bottiglie per i suoi clienti più affezionati.

La forma quadrata è il marchio di fabbrica di Ferghettina, che in degustazione al Brancaccio ha scelto di portare il  Franciacorta Rosé Brut Docg, prodotto con sole uve pinot nero, che unisce nelle sue caratteristiche gustative la potente espressione della varietà bacca rossa e l’eleganza tipica dei Franciacorta, selezionando per la produzione 14 vigneti dislocati in 4 comuni.

Si chiama “Il vicolo”, ed è un Marche Igt Rosato prodotto dalla Cantina dei Colli Ripani, su una collina che segue le valli fluviali dell’Adriatico lasciandosi alle spalle gli Appennini, a 494 metri di altitudine.
Un blend di Montepulciano e Sangiovese dal colore rosa tenue brillante e dal profumo fruttato, perfetto in abbinamento con gli antipasti o con i piatti tipici della regione, come il brodetto di pesce. Dall’Oltrepò Pavese.

Infine, l’azienda Scuropasso ci regala Roccapietra Cruasé Metodo classico DOCG, un Pinot nero Rosè dai vitigni di Pinot nero caratteristici della zona. Bollicine in rosa che non hanno niente da invidiare a quelle dei “cugini” francesi, grazie alla gestione agronomica condotta nel rigoroso rispetto dell’agricoltura biologica, con particolare attenzione all’ambiente.

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