Dolce Puglia 2025 ha deliziato i propri ospiti presentando il meglio della produzione regionale e del centro sud d’Italia di vini dolci in abbinamento con la pasticceria, cioccolateria e formaggi del territorio pugliese.
La manifestazione si è svolta nella accogliente location D’Aragona Eventi di Conversano dove i visitatori hanno potuto assaporare una vasta selezione di vini che ben raccontano il territorio pugliese, con le sue tradizioni e le sue peculiarità̀. Ogni calice versato era un invito a scoprire storie di passione e dedizione, che si riflettono in ogni sorso. Vini profumatissimi, intensi, morbidi e suadenti che colpiscono per eleganza e persistenza.
Tra i bianchi abbiamo assaggiato degli ottimi Moscato di Trani DOC. Innanzitutto il 1° premio della categoria Kaloro della Tenuta Bocca di Lupo, amabilmente dolce e vellutato in bocca. Ma anche Dulcis in Fundo della cantina Torrevento che nella sua dolcezza suadente rivela toni aromatici di fondo. Ha colpito la valorizzazione del vitigno del Moscatello Selvatico e l’assaggio dell’Archetipo ha convinto al primo sorso.
Grande presenza in sala del primitivo nelle versioni dolce naturale e passito. Tra questi abbiamo apprezzato innanzitutto il vincitore della categoria 1958 di Maccone, un primitivo passito dal gusto elegante e persistente. Ma si sono rivelati ottimi anche il Corimei di Schola Sarmenti, il Krico’ di Paolo Leo, e il Madrigale di Produttori di Manduria.
Una sorpresa è stato l’assaggio del Pezza della Chiesa di Masseria Cicella che, come spiegato direttamente dal produttore, nella vendemmia 2015 ha realizzato un primitivo dolce naturale con appassimento solo su pianta e che risulta particolarmente intenso e gradevole con i suoi profumi di ciliegia sotto spirito e grande dolcezza in bocca.
Abbiamo trovato molto interessante e varia la produzione del vitigno autoctono dell’aleatico in particolare il vincitore del 1° premio di questa categoria Milìa di Tenuta Corallo dal sorso avvolgente e tannini levigati e il Litos di Valentina Passalacqua dal suo inconfondibile sapore ossidato che lo rende davvero unico nel suo genere.
La manifestazione sapientemente organizzata dall’ Ais – delegazione Murgia si è confermata un’ ottima vetrina espositiva per questa categoria di vini che rimane un unicum sul panorama italiano e quindi assolutamente imperdibile per gli amanti del genere.
A.B.