Berebene di Gambero Rosso

Un’appendice dedicata alle migliori enoteche d’Italia, raccolte – a differenza degli anni passati – in un’unica sezione per creare una sorta di “guida nella guida” più omogenea.

E’ la novità della trentunesima edizione della guida Berebene di Gambero Rosso, che racconta il meglio dell’enologia italiana sotto i 13 euro. Tra i 371 negozi recensiti, 43 sono aggiudicati i Tre Cavatappi, premiati dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, il riconoscimento che indica i locali in cui è presente una selezione eccelsa, curata con passione da enotecari esperti.

Per quanto riguarda i vini recensiti, in questa edizione della guida sono ben 848, disponibili sugli scaffali delle enoteche e della GDO, sulle vetrine on-line di e-shop aziendali e siti di wine-commerce.

“Il nostro Paese, grazie alla sua biodiversità, riesce a mantenere sempre alti gli standard qualitativi”,

ha dichiarato il presidente, Paolo Cuccia: “Qualità che riesce ad essere fruibile da un vasto pubblico, sempre più attento e appassionato.
C’è necessità ora di concentrarsi maggiormente sulla sostenibilità che potrà portare vantaggi a tutti i produttori e aumentare il prestigio delle nostre produzioni in Italia e nel mondo”. “Quello di Gambero Rosso è un supporto continuo ai produttori e a tutto il mondo del vino”, ha spiegato l’amministratore delegato, Luigi Salerno: “Lo facciamo da sempre attraverso le nostre guide, i nostri approfondimenti, le nostre iniziative e i nostri eventi che ci permettono di portare il meglio dell’enologia italiana in tutto il mondo”.

Nove i vini premiati a livello nazionale, tre per ogni sezione, divisi per le rispettive zone del nostro Paese. I premi nazionali per i rossi – assegnati durante l’evento organizzato all’Hotel Marriot di Roma, con una apposita area dedicata anche al food molto apprezzata dagli assaggiatori di vino, venditori, esperti del settore e semplici appassionati – sono andati per il Nord al Meranese Schickenburg ’20, della Cantina Meran; per il Centro a Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Jang ’19, dei Fratelli Barba e per il Sud al Mandrolisai ’19 della cantina Fradiles.

Ad aggiudicarsi il premio nazionale per il Nord è stato invece il Collio Bianco Uve Autoctone 019 della Cantina produttori di Cormòns: un vino strutturato, corposo e ricco di profumi, dalle note eleganti tipiche delle colline del Collio, dove l’esposizione al sole, unita alla brezza marina, dona ai vini una speciale fragranza e mineralità.

Il Centro si è aggiudicato il riconoscimento grazie al Frascati Terre dei Grifi ’20 Fontana Candida, mentre per il Sud ha primeggiato su tutti il Greco di Tufo ’20 San Paolo di Claudio Quarta. La palma dei vini rosati va infine, per il Nord, al Chiaretto di Bardolino Villa Cordevigo ’20 dei Vigneti Villabella, per il Centro ad Aganita ’20 della cantina Giorgetti e per il Sud al Sicilia Rosato Madamarosé ’20 della Tenuta Sallier de la Tour.

Tra i premi regionali, merita senz’altro una menzione speciale la Lacrima di Morro d’Alba della famiglia Vicari, che si è aggiudicato il trofeo per le Marche. Nazzareno e i suoi due figli, Vico e Valentina, nella loro azienda agricola collocata a Morro d’Alba sono chiamati “quelli del pozzo buono” – da cui la denominazione del vino premiato – perché nella loro contrada c’era e c’è ancora un grande pozzo da cui tutti gli abitanti di Morro d’Alba attingevano l’acqua potabile. Ancora oggi in ogni bottiglia, in ogni etichetta, si ricorda questa storia racchiusa nella scritta che caratterizza tutti i vini. Il Lacrima del Pozzo Buono si distingue per un colore rosso rubino molto intenso, con riflessi violacei e profumi che ricordano la viola e i frutti del sottobosco. Vinificato in purezza, lasciato maturare in botti d’acciaio e successivamente affinato in bottiglia, si rivela un vino di eccezionale consistenza estrattiva, dal sapore gradevole ed asciutto, che non fa certo rimpiangere rossi più blasonati e conosciuti.

Maria Michela Nicolais

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