Mille sfumature di “Rosa, Rosati e Rosé” tra assaggi di vino e cibo.
Quando si tratta di bere bene e in rosa noi non manchiamo mai… Un piacevole pomeriggio primaverile in compagnia di Renato Rovetta che, nell’incantevole Domus Magnanimi sull’Appia Antica, vicino al Mausoleo di Cecilia Metella, ci ha presentato La Guida al bere rosa 2024.
In degustazione tra i banchi di assaggio erano presenti tutte e 150 le etichette segnalate in Guida, e per i più appassionati è stato possibile assistere alla masterclass che ha portato in degustazione una serie di deliziose anteprime.
Segnaliamo, in particolare, due vini che ci hanno incuriosito: la “Magia di Rosa” della cantina Cà du Ferrà prodotta, con uve di vermentino nero, Sangiovese e Syrah, nelle belle terre del levante ligure. Un vino rosa di rara eleganza, delicato all’olfatto ma piacevole e persistente al gusto. Una vera alchimia sensoriale che seduce tra note di fragoline di bosco e rosa di rovo.
Il “Rosè” di Les Cretes prodotto con il petit rouge, vitigno autoctono valdostano che per la prima volta è stato destinato alla produzione di rosè con risultati davvero eccellenti. Alla vista, il colore appare di un rosa tenue antico ma molto brillante, e al naso floreale e fruttato. In bocca sentiamo la buona acidità, la struttura fine e un finale sapido che lo rende adatto ad aperitivi a base di pesce e cruditès.
sdl