Consorzio vini di Cirò e Melissa: Gaglioppo identitario e longevo

Il Consorzio di Tutela Vini DOC Cirò e Melissa il 20 marzo a Roma insieme a FIS: un seminario per scoprire i volti del Gaglioppo, il vitigno autoctono più rappresentativo del Cirò.

Il seminario si struttura come un viaggio sensoriale che, attraverso la degustazione di otto referenze di cantine selezionate, porta i partecipanti alla scoperta dalle marcate connotazioni identitarie che contraddistinguano i rossi calabresi ottenuti da uve Gaglioppo. Un’occasione unica per scoprire grandi vini rossi, complessi, strutturati, capaci di invecchiare acquisendo caratteristiche uniche e riconoscibili, come una tannicità sapientemente domata dagli enologi.

Questo appuntamento si inserisce all’interno di un percorso che il Consorzio di Tutela Vini DOC Cirò e Melissa, ha intrapreso per portare i vini delle denominazioni di questo territorio sempre maggiormente all’attenzione del pubblico consumer e degli addetti ai lavori del mondo wine, raggiungendo molteplici mercati nazionali e internazionali.

l Gaglioppo, la varietà calabrese per eccellenza, è presente lungo tutto il territorio regionale, tra le colline orientali dell’altopiano della Sila e la Costa Jonica, così come anche in altre regioni del Sud Italia, ma è nella zona del Cirò che regala il meglio di sé.

Non è ancora chiaro se i Greci lo trovarono o lo portarono, ma di certo identificarono nell’area della città di Krimisa, ossia Cirò, il terreno più adatto per coltivare questo vitigno così selvatico e difficile da allevare, che predilige alte temperature e bassa umidità. Per questo motivo, ancora oggi, per proteggere i grappoli dai raggi solari il Gaglioppo viene coltivato ad alberello.

I Greci consideravano divina la “krimissa”, la bevanda che prendeva il nome dalla città dove nasceva, in grado di dare forza ai guerrieri del tempo e donata ai vincitori delle Olimpiadi.

 

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