Se c’è una qualità che non manca a Novak Djokovic, tra i più grandi tennisti della storia, capace di contendere la leadership su ogni superficie a due mostri sacri come Roger Federer e Rafa Nadal, è la tenacia.
La stessa che l’ha portato a vincere l’ultimo Wimbledon, la stessa che l’ha spinto, nel 2016, a comprare 5 ettari a Šumadija, nella regione vinicola di Oplenac, una delle zone più vocate della sua Serbia, dove fino a mezzo secolo prima la viticoltura era un settore produttivo fondamentale.
Un affare di cuore, perché qui un ettaro vitato costa tra i 4.500 e gli 8.000 euro, cifre lontanissime da quelle sborsate da tanti protagonisti dello star system che sul vino investono per ragioni prettamente economiche. Sei anni dopo, i vini di “Nole” sono finalmente pronti ad andare sul mercato, con la benedizione, tutt’altro che banale, di uno dei grandi della critica internazionale, James Suckling, che ha avuto l’opportunità di assaggiare, in anteprima, il Syrah e lo Chardonnay prodotti dal numero uno del tennis mondiale, tra i pochissimi a passare dalla racchetta alla cantina.
Qualche anno fa, un percorso simile fu seguito da Sergiy Stakhovsky, tennista ucraino che nel 2015 ha dato vita ad una sua azienda nella Transcarpazia: ritiratosi a gennaio, con lo scoppio della guerra ha deciso di arruolarsi nell’esercito del suo Paese e difendere l’Ucraina.
fonte: winenews